Non ho parole. Come tanti respiri indifferenti, inavvertiti, l’una di seguito all’altra scompaiono dimenticate. Ma quando una sola basta a trasformarsi in un rantolo infossato nel cuore, che non molla, senza tregua, una sola a volte basta per vivere o per morire. Non ho parole. Come fossero lo scintillio di una magia, sfuggenti e capricciose, senza farsi sedurre mai, da nessuno. C’e chi ci passa la vita ad intesserle, a farne una trama imponente e commovente. C’è chi ne rincorre una sola, fino alla fine, e vuol farla sua perché dentro ci trova tutto il senso. Non ho parole: per l’anima che divampa in loro, vera e nascosta, per il flusso incessante, per il mondo che si portano dentro. Sussurrate, urlate, scritte, taciute, temute. Immutabili perché necessarie, vestite di fascino, nutrite di silenzio. Non ho parole. Credevo fosse facile scrivere di loro. Ma io, per le parole, non ho parole.
Lucia Bardeggia