Dopo la guerra ci sarà ancora la guerra. Ancora polvere e sangue, sirene e fragore di fuoco, ancora morti che giacciono sopra la terra. Alcuni dicono che questa sia la terza, certo è che non sarà l’ultima. Prima o poi torneranno altri confini da oltrepassare, altri destini da spezzare, una bandiera da sventolare, un nemico da condannare. Ricominceremo a discutere di guerre giuste e di guerre sbagliate, come se tutte non fossero già state una trappola di morte e miseria. Eppure l’uomo troverà ancora il pretesto per dominare l’uomo, per fare nuove macerie usando vecchie menzogne, per fare nuovi orfani seminando vecchi orrori. E quando il cielo e la terra taceranno ci diranno che la guerra è finita, ma non sarà la fine di tutte le guerre: sarà una tregua, prima che a qualcuno si incendi ancora nelle vene il richiamo di quel vizio assurdo. Una fame feroce che divora vite, una scheggia di male conficcata nell’anima. Sarà sempre carne che uccide altra carne, un desiderio di nulla, l’ossessione letale dell’unica specie che a questo mondo non sa trovare pace.
Lucia Bardeggia